Valori residui delle auto ibride: un futuro in crescita
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I valori residui delle auto ibride saranno determinanti per gli sviluppi futuri di questa alimentazione alternativa, che sta crescendo sia sul mercato generale, sia nel comparto delle flotte aziendali.
Cosa accadrà in futuro? Ad oggi, in tal senso, i “forecast” sono già molto interessanti (e i numeri di vendita ne stanno beneficiando), anche se, per ora, il mercato dell’usato ibrido è ancora una nicchia, caratterizzata peraltro da prezzi piuttosto elevati. Però, le quote di mercato dell’ibrido stanno crescendo. E, quindi, i principali quotatori sono convinti che i valori residui delle auto ibride siano destinati ad avere un ulteriore aumento.
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IL PUNTO DI AUTOVISTA
“Secondo le nostre previsioni, il mercato dell’ibrido è destinato a svilupparsi ulteriormente e velocemente nei prossimi due anni. Il numero delle auto ibride usate, quindi, aumenterà, ma, allo stesso tempo, la domanda sarà ancora più alta rispetto all’offerta: di conseguenza, i valori residui sono destinati a crescere parecchio” evidenzia Stefano Ferruzzi, country manager di Autovista Italia.
Le potenzialità sono elevate, anche perché chi sceglie l’ibrido sa che i benefici nella circolazione, che oggi sono ancora piuttosto limitati, aumenteranno. “Il valore della tecnologia è senza dubbio un fattore vincente per i valori residui delle auto ibride, che già oggi, specie sui Full Hybrid, sono molto buoni. La tecnologia, in generale, conta più del brand” sottolinea Ferruzzi.
IL PUNTO DI QUATTRORUOTE PROFESSIONAL
Anche secondo Quattroruote Professional, il futuro è in crescita. “Le auto ibride, in questi anni, hanno già mostrato un buon andamento in termini di valori residui, in molti casi in linea con le auto termiche, se non addirittura superiore” spiega Massimiliano Amati, responsabile Analisi di Mercato di Quattroruote Professional, riferendosi in particolare alle vetture del Gruppo Toyota.
Quindi, in vista del futuro, prosegue il responsabile Analisi di Mercato di Quattroruote Professional, “ci sono i presupposti per mantenere questo trend”.
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VARIE DECLINAZIONI DI AUTO IBRIDE
All’interno dei valori residui delle auto ibride, però, occorre fare una distinzione tra le varie tipologie di veicoli. “I veicoli Full Hybrid hanno valori residui più alti dei Plug-in Hybrid, che patiscono un po’ i timori che riguardano anche le auto elettriche” spiega Ferruzzi.
Per quanto riguarda il Mild Hybrid, molto dipende dal modo in cui la tecnologia viene comunicata. “Per le Suzuki, ad esempio, riscontriamo buoni valori residui anche per meriti di comunicazione” osserva Ferruzzi.
Anche Quattroruote Professional sottolinea la necessità di distinguere tra gli ibridi. Il Full Hybrid ha ottime prospettive, mentre altre soluzioni, come il micro ibrido, che portano vantaggi fiscali ma di fatto sono simili alle alimentazioni termiche, non hanno le stesse potenzialità.
VALORI RESIDUI DELLE AUTO IBRIDE: CATEGORIE AL TOP
Un’altra distinzione fondamentale riguarda i segmenti. “I Suv ibridi sono al top, mentre nei segmenti più piccoli i numeri sono buoni, ma non eccellenti” spiega ancora Ferruzzi.
La differenza, ovviamente, è dovuta, in primis, alla disponibilità di prodotto nel mercato dell’usato, oltre anche all’indubbio appeal che oggi le Sport Utility hanno agli occhi della clientela.
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Un appeal che vale, secondo Quattroruote Professional, anche e soprattutto per i modelli premium. Ad avere, in media, i valori residui (reali e previsionali) più elevati, ad oggi, sono infatti proprio le auto appartenenti a questa categoria. “I modelli premium hanno VR elevati anche e soprattutto per i loro contenuti di eleganza e tecnologia” conclude Amati.