Vacanze sicure 2023, i controlli della polizia sulle auto guidate dagli italiani
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Nella ricerca, realizzata in collaborazione con Assogomma e Federpneus, che ha tracciato lo stato dei veicoli guidati dagli italiani risulta che 18 vetture su 100 montano pneumatici non conformi
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Gli italiani guidano auto sempre più vecchie e con pneumatici lisci, malridotti o addirittura non conformi. È questa la situazione, tutt’altro che positiva, tracciata da “Vacanze sicure 2023“, la ricerca, compiuta da Polizia Stradale, Assogomma e Federpneus sullo stato dei veicoli presenti nel parco circolante del nostro Paese.
I controlli delle forze dell’ordine, compiuti tra maggio e giugno 2023, hanno coinvolto 8.865 veicoli. Le sei regioni nelle quali si è svolta questa ricerca – Marche, Piemonte, Valle d’Aosta, Puglia, Toscana e Veneto – sono caratterizzate da un forte volume di traffico, sia di business che turistico, comprendendo un totale di 37 province.
Le auto fermate, avevano un’età media di 8 anni e 10 mesi, più giovane di circa 4 anni rispetto alla media nazionale di 12 anni e 6 mesi. Nello specifico:
- La percentuale di veicoli con un’età inferiore ai 4 anni è stata del 33,64%
- La percentuale di veicoli con un’età compresa tra i 5 e i 10 anni è stata del 24,97%
- La percentuale di veicoli con un età superiore ai 10 anni è stata del 41,39%
Età delle auto e manutenzione: due fattori strettamente collegati
Nel 2022 in Italia sono stati immatricolati circa 53,7 milioni di veicoli di cui 40,2 milioni con un età media di 12 anni e sei mesi. Il 59% delle vetture immatricolate ha più di 10 anni di età, mentre il 9,3% è un Euro 0 (più di 30 anni).
Sempre lo scorso anno si è assistito a un ulteriore invecchiamento del parco circolante che nel 2021 si attestava a 12 anni e tre mesi. Attualmente in Italia si guidano veicoli vecchi di 12 anni e sei mesi: un dato in costante peggioramento ormai da anni.
All’interno di questo inesorabile “invecchiamento”, è stata rilevata una netta e chiara correlazione tra l’età dei veicoli e la loro manutenzione. Con l’avanzare degli anni cresce sempre di più il mancato rispetto degli obblighi di revisione (linea verde).
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Un trait d’union che collega anche i danneggiamenti (linea rossa), e la non omogeneità (linea gialla). Discorso diverso per i cosiddetti “pneumatici lisci” (linea blu), che rimangono una costante tanto nei veicoli nuovi quanto in quelli più datati.
Il 17,59% dei veicoli con meno di 10 anni monta pneumatici non conformi o circolano senza revisione. Lo stesso dato, per le auto di oltre i 10 anni di anzianità, sale a 1 su 3 (circa il 30%).
In altre parole in Italia le automobili che circolato in Italia, oltre a non essere sostituite, con il passare del tempo subiscono sempre meno interventi di manutenzione.
Dati che risultano ancora più preoccupanti se si calcola che due tra le sei regioni nelle quali si sono svolti i controlli, Valle d’Aosta e Veneto, sono tra le prime cinque regioni con le auto “più giovani” d’Italia. Le Marche sono invece la regione in assoluto con il parco circolante “più verde” del nostro Paese.
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Gli italiani guidano su pneumatici malandati
Nella ricerca risulta che sette vetture su 100 montavano “pneumatici lisci” cioè usurati dall’uso intensivo e con un battistrada inferiore a 1,6 mm. Una media all’interno della quale sono presenti nette differenze, dal 3,72% delle Marche al 10,70% della Puglia.
Oltre a guidare praticamente con gomme click da Formula 1, ben tre veicoli ogni 100 presentavano pneumatici visibilmente danneggiati. Otto auto su 10 montavano invece gomme non omogenee, con marche o modelli diversi sullo stesso asse oppure con due copertoni invernali e due estivi, il cosiddetto “equipaggiamento misto”. Il primo è una dotazione espressamente vietata mentre la seconda è esplicitamente sconsigliata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Un dato che si aggrava ulteriormente nel caso di pneumatici non conformi. Ben 18 vetture su 100 montavano gomme differenti rispetto a quelle riportate sul documento di circolazione. Cifra che si alza a quasi 25 auto su 100 se si considera la mancata revisione.
I mancati controlli alle gomme, uniti all’altrettanto scarsa manutenzione e alle pessime condizioni delle strade italiane costituiscono una pericolosa combinazione di fattori che può certamente portare all’aumento di incidenti anche gravi.
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