Fiat e-Ducato è tutto nuovo e mira alla leadership mondiale (con Stellantis)
Stellantis ha creato la divisione Pro One con l'obiettivo di conquistare il mercato globale degli LCV. Abbiamo guidato il nuovo Fiat Professional e-Ducato, esempio vivente di tutta la sua strategia
In questo articolo
Questa prova riguarda un primo contatto con l’ultimo aggiornamento del Fiat e-Ducato, variante elettrica del furgone prodotto ininterrottamente dal 1981. Ma in realtà, Fiat e-Ducato e Fiat Professional sono oggi parte, e anzi hanno fatto da apripista al brand Stellantis Pro One, nato nell’ottobre 2023.
Primo furgone in Italia nella sua categoria, così come Fiat Professional è il primo brand LCV nel mercato italiano, si capisce l’importanza di questo settore per Stellantis, che nel 2023 ha rappresentato 1/3 degli utili netti del colosso italo-francese, a sua volta leader europeo e in Sud America.
Per questo, Stellantis mira a raddoppiare gli utili da LCV entro il 2030 sul 2021, e a raggiungere la leadership globale entro il 2027, migliorando la seconda posizione nel mercato Middle East-Africa, e la terza nel mercato Nordamericano (dietro a Ford e General Motors) con un ampliamento dell’offerta RAM.
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STELLANTIS PRO ONE NE HA PER TUTTI
Stellantis Pro One è un brand di Stellantis, con una sua strategia mirata e che tra l’altro gode forse della più ampia offerta prodotti LCV al mondo. Pro, perché guarda al mondo dei professionisti, sia le PMI o i piccoli imprenditori e lavoratori autonomi, sia le grandi flotte aziendali in ambito logistica e non solo.
One, perché sono 5 brand (6 se includiamo anche RAM) che però hanno strategia e forza unica, basati su 5 pilastri:
- Offerta prodotto;
- Zero emissioni allo scarico;
- Customer Experience;
- Conversione e personalizzazione;
- Servizi connessi per una migliore gestione della flotta
Inoltre, tutta l’offerta prodotto caratterizzata da 12 modelli di tutti i segmenti, e di più se includiamo Citroën MyAmi Cargo, segue la stessa filosofia basata su Human-Interface, Assistenza alla guida e sulla seconda generazione della tecnologia Zero Exhaust Emission, che comprende sia l’elettrico già in vendita, sia il nuovo Fuel-Cell EV che sarà introdotto in alcuni mercati nel corso del 2024.
![](https://www.fleetmagazine.com/wp-content/uploads/2024/03/Stellantis-Pro-One-1.jpg)
Come distinguere l’offerta, quindi? Con una personalizzazione tipica dei brand d’appartenenza, che molto prende dalle auto. Lato tecnico non ci sono troppe differenze, cambia cosa i van possono offrire. Così Opel porta la tecnologia Intellilux LED applicata ai fari e i migliori sistemi di sicurezza, Citroën ha un approccio tipicamente orientato al comfort con soluzioni smart come la base per lo smartphone o i sedili Advanced Comfort, Peugoet porta il volante piccolo e l’iCockpit mentre Fiat Professional le soluzioni più intelligenti, come la panca Eat&Work sul Ducato.
Al di là di cosa i marchi possono essersi inventati per differenziarsi, però, che certo sono rebranding dei vari brand e che certamente il mercato europeo sarà diviso in base a senso d’appartenenza, e dove già quegli stessi marchi sono molto amati, come detto per Fiat Professional in Italia, ma anche in Turchia, Algeria e Brasile (mercati dove il marchio è forte anche sulle auto).
Apprezzabile però una scelta davvero completa, che include tre tagli di van (da quello compatto sotto i 4 metri, al grande van) e anche soluzioni più intelligenti come la Citroën MyAmi Cargo o, per la Germania, la Opel Rocks-e Cargo.
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DIREZIONE ELETTRICA
Stellantis Pro One non rinuncia certo al diesel (anche perché fa ancora il 95% del suo mercato), con nuovi motori aggiornati ed efficienti. Ad esempio, su Ducato diesel c’è il nuovo Multijet (riproposto anche sui rebrand Opel/Vauxhall, Citroën e Peugeot) con potenze di 120, 140 e 180 CV, che grazie al miglioramento aerodinamico e al nuovo design riduce le emissioni del 5%.
La spinta, quantomeno progettuale, è tutta sull’elettrico. E infatti tutti i “tagli” sono stati aggiornati, soprattutto in autonomia e potenza di ricarica: tutti sorgono sul piattaforma 400 Volt ePTO, con nuova e più efficiente frenata rigenerativa, e tutti sono progettati e costruiti in Europa, anche per quanto riguarda l’assemblaggio delle batterie. I compatti sviluppano ora 340 km di autonomia, 350 i medi e 420 i grandi, come Fiat e-Ducato.
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POTENZA, SPAZIO E PRATICITÀ
Il Ducato si è sempre distinto per le sue soluzioni intelligenti, e ammetto che continua a farlo. La versione elettrica e-Ducato, lanciata nel 2021, lo rese il primo elettrico della sua categoria. Oggi però si aggiorna, e lo rende anche il più potente e uno di quelli con più autonomia: la potenza erogata dal motore elettrico sale infatti a 270 CV con 410 N/m di coppia, che lo rende particolarmente scattante per essere un LCV: uno 0-100 in 10 secondi, anche con carico pieno.
Per tutto il tempo, infatti, abbiamo viaggiato con un peso di 400 kg, su 700 kg totali che la versione elettrica da 3,5 tonnellate può sopportare (che si uniscono a un volume di carico di 13 metri cubi, 17 sulla versione da 4,5 tonnellate che invece supporta 1500 kg si carico utile, tanto da poter contenere una Ami intera!); ma questo non ha avuto effetti negativi né sull’accelerazione, né, vedremo, sull’autonomia.
Tra l’altro ci sono tre modalità di guida, selezionabili dal comodo tasto Drive Mode di fianco al selettore di marcia sulla plancia, molto comodo da raggiungere: Eco, Normal, Power, che sfodera tutta la potenza, proprio come su un’auto.
Come detto, tutti i furgoni elettrici di Stellantis ProOne hanno una nuova frenata rigenerativa, e tutti hanno quindi palette al volante per la gestione. Questo vale anche per Fiat e-Ducato, anche se il funzionamento non è molto intuitivo. Infatti, in quella con segno più l’intensità diminuisce, in quella con segno meno, aumenta.
Comunque, Fiat e-Ducato si mantiene comodo con sospensioni morbide in grado di attutire tutte le buche, che abbondano anche sulle strade tedesche della nostra prova a Rüsselsheim (Francoforte), anche se molti stenteranno a crederlo. C’è anche lo specchietto retrovisore interno digitale, 21 ADAS e ingresso e avviamento Keyless, tutti di serie sulla versione elettrica.
Comodità ampliata dalla praticità. Come tutti gli LCV della gamma, Fiat e-Ducato ha gli interni che sono ripresi dalle auto, in questo caso Fiat. Il cluster da 7” è lo stesso della Tipo e della 500, con diversi menu e grafica chiara con tutte le info. Nuovo anche il display touch centrale da 10” con Uconnect 5 compatibile wireless ad Apple CarPlay e Android Auto, disponibili anche via cavo grazie a prese USB di tipo A e C. Il sistema è come detto connesso, per essere controllato da remoto tramite app MyFiat e attraverso MyTask sviluppato con Free2Move, la piattaforma digitale di fleet management pensata per una gestione efficiente della flotta.
Geniale, però, la panca Eat&Work. Si può estrarre dal sedile centrale e si compone di un tavolino antiscivolo per il laptop o vassoi per mangiare comodamente, visto che il tavolo è orientabile o verso il conducente o verso il passeggero. A questo, si uniscono due porta-bicchieri e un vano per penne e posate. Ci sono poi anche i classici documenti, e sotto il sedile del passeggero alloggia il cavo di ricarica.
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UNA BUONA AUTONOMIA
Fiat e-Ducato ha batteria da 110 kWh con 420 km di autonomia promessi, che nella nostra breve prova sembravano realistici nonostante il peso di 400 kg.
Inoltre, supporta ricarica rapida fino a 150 kW per un 10-80% in circa 30-40 minuti. Non male, anche se in futuro si auspica l’arrivo di una piattaforma a 800 Volt per gli LCV, quantomeno per quelli più grandi.
UN DUCATO A IDROGENO?
Stellantis ProOne ha anche l’idrogeno Fuel Cell in gamma, anche se per ora non in Italia e non con Fiat e-Ducato. L’idrogeno è disponibile sui suoi fratelli gemelli, ovvero Citroën ë-Berlingo e Opel Movano-e, in mercati come la Francia, la Germania e i Paesi Bassi. Anche la FCEV di Stellantis è sviluppata internamente (e non deriva da Toyota, nonostante la partnership), e sarà implementata anche sui pick-up pesanti di RAM per il mercato nordamericano.
![](https://www.fleetmagazine.com/wp-content/uploads/2024/03/Fiat-e-Ducato_.jpg)
La gamma a idrogeno, anch’essa di seconda generazione e al debutto nel corso del 2024, offre oltre 500 km di autonomia e tempi di rifornimento di 5 minuti massimo. Nei mercati in cui è disponibile, è pensata per le flotte che vogliono ridurre le emissioni ma non possono ricaricare una flotta intera per incapacità della rete, o perché i driver non hanno la possibilità a casa; oppure perché usano i mezzi 24/7 e hanno quindi minor tempo a disposizione per la ricarica.
Entro il 2030, secondo Stellantis, in Europa ci saranno oltre 500 stazioni di rifornimento a idrogeno, e Stellantis auspica che ci sia anche una regolamentazione e unificazione dei prezzi dell’idrogeno, ad oggi molto alto in generale, e con paesi dove sfiora i 20 € al kg.
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