L’industria EV si sposta in Messico
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Il Messico è sulla buona strada per diventare uno dei più grandi produttori di automobili elettriche, seppur nessuno dei suoi abitanti guidi un’EV.
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La transizione ecologica sta ridisegnando la mappa dell’industria automotive. Se in origine c’era la Silicon Valley, in California, adesso è la Cina a essere il più potente produttore al mondo di automobile a batteria, con l’India pronta a sfidarla e, chissà quando, a rubarle il primato.
Nel frattempo, senza dare troppo nell’occhio, c’è un altro Stato che, alle porte dei potenti Usa, sta guadagnando terreno, attirando i finanziamenti dei magnati dell’industria dell’auto green. È il Messico, infatti, uno tra i paesi con la più rapida crescita produttiva per quel che riguarda gli EV.
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Il Messico triplicherà la produzione di auto elettriche
Il Messico si colloca attualmente come il settimo produttore di automobili al mondo, in termini di unità, e il quinto esportatore di auto al mondo, in termini di valore. Dal 1960, l’industria automobilistica messicana ha aumentato di sette volte il proprio valore, raddoppiando le vendite a partire dal 1990, quando ha avuto pieno accesso al mercato statunitense. Numeri che, fino a giusto ieri, erano da riferirsi ai tradizionali veicoli a combustione.
Nel 2022, il Messico ha prodotto oltre 3 milioni e mezzo di vetture (poco meno dei 3,6 milioni tedeschi e dei 3,7 milioni coreani). Di questi 3,5 milioni, solo il 2% (pari a circa 79.000 auto) erano a batteria. Ma le cose presto potrebbero cambiare e si stima che, entro la fine del 2023, lo stato del centro America potrebbe arrivare a produrre più di 220.000 EV, pari al 7% della produzione totale, più che triplicando il risultato dell’anno passato.
I colossi automotive approdano in Messico
Tali ottimistiche stime si basano sull’interesse dimostrato – e spesso già attuato – dai colossi dell’automotive verso lo stato messicano. Tesla aprirà una gigafactory nella città di Nuevo León, o almeno così lasciano supporre le numerose visite di Elon Musk alla cittadina.
Bmw ha investito, lo scorso febbraio, 800 milioni di dollari nel suo stabilimento di San Luis Potosì, dove dal 2027 si produrranno esclusivamente auto elettriche. Volkswagen sposterà la produzione dei suoi Suv a batteria a Puebla, grazie a un investimento di 763 milioni, a partire dal 2026. 200 sono invece i milioni investiti da Stellantis nello stabilimento di Saltillo, che ospiterà la produzione del nuovo RAM Promaster dalla fine di quest’anno.
Ben 3 miliardi, infine, ha investito il brand Jetour per la costruzione di un nuovo stabilimento a Aguascalientes o Guanajuato già nel 2024, per iniziare a produrre veicoli termici e passare, nel giro di due anni, a una produzione esclusivamente elettrica. E Jetour non è l’unico brand cinese ad indirizzarsi verso il Messico.
Non ci sono ancora conferme, ma sembra che anche BYD (da poco sbarcata in Italia) abbia mostrato interesse in una fabbrica nell’America Latina, con il Messico come prima opzione. Lo stesso ha fatto MG, l’ottavo brand più venduto nel paese, dopo solo due anni dal suo ingresso nel mercato locale. Tutto è dunque da vedere ma, date le premesse, in futuro potremmo sentire spesso parlare del Messico.
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