Il diesel avrà ancora spazio nelle flotte aziendali?
Il diesel è sempre più demonizzato, ma per il mondo delle flotte aziendali è ancora imprescindibile. Quale sarà il futuro di questa alimentazione, anche e soprattutto alla luce degli ultimi orientamenti dell'UE? Lo abbiamo chiesto ad alcuni Fleet Manager.
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Quale sarà il futuro del diesel nelle flotte aziendali? La domanda è di stretta attualità, considerato che, con la proposta Fit for 55, l’Europa ha espresso un intendimento chiarissimo: quello di abbandonare tutte le motorizzazioni termiche e puntare solo sull’elettrico a partire dal 2035.
Anche le Case automobilistiche, per rispettare le severe normative CO2 imposte dall’UE, stanno progressivamente riducendo il numero dei veicoli a gasolio nelle loro gamme. E, in aggiunta, nel 2022 sono attesi ulteriori rincari sui prezzi di questa alimentazione (rincari che di fatto già quest’anno hanno portato il listino del diesel a pareggiare quello della benzina).
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LO STATO DELL’ARTE NELLE FLOTTE AZIENDALI
Per comprendere la portata di questa transizione, partiamo da uno stato dell’arte attuale. La nostra survey sull’e-mobility aziendale, “La carica dei 102”, effettuata questa primavera, ha evidenziato un dato di fatto lampante: quasi 94mila veicoli sui 118.439 della flotta del campione erano diesel.
Il gasolio è tuttora preponderante nelle flotte, ma ora che i modelli stanno progressivamente diminuendo a vista d’occhio e che il costo “alla pompa” sta aumentando, cosa ne sarà di questa alimentazione così demonizzata nei prossimi anni? Lo abbiamo chiesto ad alcuni Fleet e Mobility Manager, che ci hanno espresso posizioni diverse. Prima, però, facciamo il punto sui numeri generali del mercato dell’auto.
AUTO DIESEL, I NUMERI DEL MERCATO
I numeri confermano un calo annunciato e altisonante del diesel: nel mese di ottobre, parliamo di un decremento del 63,5% rispetto a ottobre 2020, con una quota ormai scesa al 18% sul totale delle vendite mensili ( 23% considerando il periodo da gennaio a ottobre 2021). Analizzando tutte le alimentazioni, il gasolio è quella che è calata di più, -25% da gennaio a ottobre. Riassumendo, il calo si spiega attraverso diversi fattori:
- campagna di demonizzazione e aumento dei prezzi,
- diminuzione dei modelli,
- incertezza sul futuro del diesel e sui valori residui, che comunque ad oggi tengono ancora.
LA VISION DEI FLEET MANAGER
Sul fatto che il diesel sulle lunghe percorrenze sia ancora la soluzione migliore non ci sono dubbi, mentre il futuro sembra essere inesorabilmente segnato. Tra i responsabili flotte, che stanno sposando all’unanimità la transizione energetica, c’è però chi si è già adeguato da tempo alla situazione e chi, invece, punta ancora sui veicoli a gasolio. Perchè occorre, prima di tutto, fare i conti con le esigenze aziendali quotidiane e concrete.
“Purtroppo, è una storia già scritta: il diesel viene sempre più abbandonato dai Costruttori ed è destinato, in prospettiva, a sparire anche dalle flotte. Non succederà a breve, ma, visto che diversi Costruttori lo stanno eliminando dall’offerta e continueranno a seguire i dettami dei Governi, succederà” sottolinea Massimiliano Piazza, Region Fleet Manager Europe & Russia CIS di Baker Hughes, che in Italia conta su un parco di circa 300 veicoli. “Stiamo imprimendo una forte sterzata verso l’elettrificazione: le nuove auto dei dirigenti, in Baker Huges, d’ora in poi saranno solo plug-in hybrid o 100% elettriche” conferma Piazza.
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Sulla stessa linea la visione di Federico Antonio Di Paola, Fleet & Mobility Manager di Engineering Ingegneria Informatica (oltre 1.500 veicoli in parco). “Il futuro del diesel sembra segnato e anche noi ci stiamo allineando alle dinamiche di mercato”.
“Si sta provando a far morire il diesel e personalmente trovo sbagliato che vada a morire – evidenzia Patrick Vella, Fleet & Mobility Manager di Estée Lauder –: si tratta di una scelta politica errata, perché si tratta ancora della miglior soluzione sulle lunghe percorrenze. In questa fase, c’è ancora spazio per il gasolio e noi abbiamo scelto di puntarci ancora, pur considerando che, se ci saranno ulteriori penalizzazioni, occorrerà valutare le alternative”.
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UN DOMANI IBRIDO
Il futuro del diesel, in conclusione, sembra essere segnato: gradualmente le flotte aziendali passeranno alle alimentazioni elettrificate per rispettare i dettami normativi di rispetto dell’ambiente.
Il gasolio, però, almeno nel breve e medio periodo, è destinato ancora protagonista. Sia perchè è impossibile che tutti i veicoli diesel spariscano dalle flotte in brevissimo tempo, sia perchè si prospetta la crescita di una nuova e interessante “veste”: quella del Mild Hybrid Diesel e del Plug-in Hybrid Diesel. Due tecnologie su cui un buon numero di Costruttori già oggi sta puntando.
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