Primo contatto con Fiat 600e: quello che non ci aspettavamo
Prova in anteprima della nuova Fiat 600e, versione elettrica dello storico modello italiano, che si aggiorna per compiacere anche chi guida per lavoro.
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Le pizzate con i compagni delle medie, le domeniche al mare con papà, la prima volta che ho guidato: questo è per me la 600. Per altri, la 600 rappresenta la casa dei nonni, il primo bacio, le vacanze in famiglia; ancora, c’è chi la ricorda come l’auto del suo film preferito, la vettura di un meraviglioso spot in bianco e nero. Per chi è nato in Italia, la Fiat 600 è un pezzo di storia.
E, per un certo filone del pensiero storico, la storia è una linea retta che prosegue evolvendosi senza sosta. Così, la Fiat 600 oggi è diventata 600e, si è equipaggiata di un motore elettrico e ha stravolto i suoi interni. Il tutto, senza mai dimenticare il glorioso passato. Siamo stati in casa Fiat, a Torino, per farne la prima conoscenza.
FIAT 600e: COSÍ NON CE L’ASPETTAVAMO
Il design che guarda al passato
La nuova 600 testimonia i benefici di appartenere a un colosso come Stellantis. Il modello è costruito sulla piattaforma eCMP2, che ha fatto da base a due modelli vincitori del premio Car of the Year. Ma se il punto di partenza è Stellantis, il risultato è un prodotto al 100% Fiat. Specie nel design che, offrendosi in una specie di versione “big” della nuova 500, prende i propri stilemi dalla tradizione della casa italiana.
Il cofano particolarmente pronunciato ricorda quello della 600 del passato, così come il posteriore a goccia, che aggiunge un elemento cromato per esaltare ulteriormente le curve tondeggianti. Nel frontale, il muso ben pronunciato guarda alla tradizione, ma la forma a shark nose è tutta moderna.
L’elemento che più lega la nuova 600e alla sua antenata a motore – e che la rende anche similissima alla più piccola 500 – sono i gruppi ottici. In un family feeling ben riuscito, i fari sono gli ormai famosissimi “occhi che sorridono”, anzi i doppi occhi, perché gli indicatori di direzione si trovano al di sotto, proprio come nella versione di 50 anni fa.
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Elettrica e elettrificata
Fiat 600e è il suo nome, dove e sta per elettrica. La nuova 600 monta un motore a zero emissioni da 115 kW, alimentato da batterie agli ioni di litio da 54 kWh, per una promessa di 600 km di autonomia in ciclo urbano, 400 km nel ciclo combinato Wltp.
Italiana fino al midollo, però, la 600 guarda anche ai bisogni dei propri connazionali che, si sa, non sono ancora pronti alla spina. Così, nel 2024 (ma ordinabile già da ottobre 2023) arriverà anche la Fiat 600 Hybrid, frutto della sinergia tra un motore termico 3 cilindri sa 1.2 litri da 100 Cv e una batteria agli ioni di litio da 48Volt. In questa versione, le emissioni salgono, ma il prezzo scende.
La vera sorpresa sono gli interni
Tutti noi abbiamo in testa un’idea ben precisa della Fiat 600: si tratta di una compatta, economica, solida ma essenziale. Era tutto vero, ma oggi non lo è più. Una volta saliti a bordo, non si può che restare stupiti. La Fiat 600e, al suo interno, è bella e, ancor di più, comoda. Nello spot (con Leonardo Di Caprio, punto bonus) si parla di upgrade e c’è da dare ragione a Leo.
La plancia colorata e dalle linee curve, presenta una piacevolissima estetica vintage; i materiali, pur non sfociando nel lusso, sono di qualità e riciclati e lo spazio di bordo è tantissimo. Ci si starebbe comodi in almeno 3 davanti, si sta spaparanzati sui divanetti posteriori. I vani portaoggetti sono capienti sul serio e anche il bagagliaio vanta 360 litri di capacità.
Se a ciò si aggiungono piccole coccole per il driver come la cromoterapia del sistema di luci, che offre più di 60 combinazioni diverse, e i sedili massaggianti, si capisce che, stavolta, la Fiat 600 non punta soltanto alle famiglie ma si è equipaggiata di tutto quel che serve per offrirsi come scelta anche le flotte aziendali.
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Prova a puntare al risparmio
La Fiat 600e è disponibile in due soli allestimenti, ricchi ma non modificabili: Red e La Prima, il top di gamma. È una scelta che, eliminando la possibilità di richiedere optional singoli, abbatte i costi di produzione, per abbassare anche quelli di listino. Ci riesce per quanto, ad oggi, possa essere economica un’auto elettrica: la Red costa 35.950€, La Prima costa 40.950€.
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