Fleet Magazine n.83

Fleet Magazine n.83

Sommario

PRIMO PIANO

P.8 – Canale indiretto: grandi numeri dai piccoli clienti

P.12 Broker, una professione che cambia

CASE AUTO

P.14 – Hyundai, la crescita nasce dal brand

P.16 – i40, partenza lanciata

P.25 – Nuova Kia Cee’d: così il VR si impetta

P.30 – Seat, buone notizie dalle flotte

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

P.18 – Volkswagen Leasing, il cliente prima di tutto

SETTE GIORNI CON…

P.20 – Peugeot 208: approvata (anche) dalle lady driver

ANTEPRIMA FLOTTE

P.24 – Audi A3: la rivoluzione è all’interno

APPROFONDIMENTI

P.26 – Federalismo fiscale, facciamo il punto

SPECIALE ELETTRICO

P.32 – Scenario: un punto di partenza per cambiare il sistema

P.33 – Tre strade, una certezza:flotte protagoniste

P.36 – Osservatorio: arriva o no questa svolta?

P.40 – Case history: a Parigi l’E-car parla italiano

P.42 – Pininfarina: “E’ urgente incentivare la ricerca”.

P.44 – Il Nlt crede nell’E-mobility

P.47 – Emissioni zero, la ricetta di Arval

P.48 – Citroen C-Zero, in proma linea contro l’inquinamento

P.50 – Opel: extended range, la chiave del successo

P.52 – Test drive: Renault Z.E., impressioni di guida

P.54 – Nissan: Leaf, la scossa che mancava

P.55 . Gli altri marchi: full electric, ampia scelta per la flotta

 

 

La notizia è passata quasi inosservata: poche righe sui giornali di settore e ancora meno sulla stampa generalista, che anzi in prevalenza l’ha ignorata. Eppure, a ben guardare, si tratta di un dato a suo modo storico. Per la prima volta da quando esiste l’automobile, il parco circolante italiano non cresce. Anzi, diminuisce, visto che la radiazioni hanno superato le immatricolazioni. Per ora, certo, si tratta di un calo modesto: sono infatti circa 26.600 le auto in meno che girano per le strade del nostro Paese dall’inizio del 2012. Un brutto segnale, non c’è che dire. Tanto che più d’uno si è spinto a prefigurare l’inizio di una “demotorizzazione” di massa. Di certo, per l’automobile si tratta della fine di un’era: mai prima d’ora, neanche nei periodi di crisi che pure nel dopoguerra non sono mancati, la crescita del parco circolante aveva accennato ad arrestarsi. Ma d’altro canto, verrebbe da dire, mai prima d’ora i driver di casa nostra si erano trovati nel mirino di una fiscalità tanto invasiva e penalizzante. Il cui risultato non poteva essere altro che una fuga dall’automobile. E se questa riguarda soprattutto i privati, non è che sul fronte delle flotte ci sia poi molto da stare allegri. Il noleggio, per esempio, dopo un 2011 di crescita è tornato a segnare il passo, archiviando i primi mesi di quest’anno con segni negativi su tutti i principali indicatori. In attesa che la crisi allenti la morsa e che la pressione fiscale si faccia meno asfissiante, gli operatori del settore provano allora a invertire il trend con strategie commerciali capaci di intercettare al meglio nuove fasce di domanda potenziale. Ecco spiegato, per esempio, il boom delle reti di vendita indirette composte da concessionari e broker, sulle quali la maggioranza dei noleggiatori investe risorse sempre più ingenti. E dalle quali, non a caso, arriva ormai circa un terzo dei contratti di Nlt. Nel Primo piano di questo numero, alcuni protagonisti del mercato raccontano il proprio punto di vista sul fenomeno, la sua genesi e le sue prospettive. Più avanti nel giornale, invece, vi aspetta un ricco “Speciale elettrico”, che fa il punto sullo stato dell’arte in tema di mobilità a zero emissioni. Soffermandosi, ovviamente, sulle risposte che questa è oggi in grado di fornire alle specifiche esigenze delle flotte aziendali. Buone vacanze a tutti, e arrivederci a settembre.Marco De Rosa([email protected])

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