Cosa dice l’Art. 142 del Codice della Strada?
L'art. 142 del CdS decreta i principali limitidi velocità che tutti gli utenti della strada devono rispettare, al fine di garantire la sicurezza stradale e la corretta circolazione del traffico. Importanti sanzioni amministrative per i trasgressori, contando anche le pene accessorie di sospensione della patente e la perdita fino a 10 punti sulla patente.
In questo articolo
- ARTICOLO 142 DEL CODICE DELLA STRADA: LIMITI DI VELOCITÀ
- PRINCIPALI LIMITI DI VELOCITÀ
- DEROGA DEGLI ENTI PROPRIETARI DELLA STRADA
- LIMITI PER CLASSE DI VEICOLO
- APPARECCHI PER IL RILEVAMENTO DELLA VELOCITÀ
- COME FUNZIONA L’AUTOVELOX
- COME FUNZIONA IL TUTOR
- COME FUNZIONA IL SISTEMA VERGILIUS
- TUTOR E AUTOVELOX FUNZIONANO DI NOTTE O CON IL BRUTTO TEMPO?
- SANZIONI PER ECCESSO DI VELOCITÀ
- COME VENGONO DESTINATI I PROVENTI DELLE MULTE PER ECCESSO DI VELOCITÀ
L’Art. 142 del Codice della Strada è inserito nel Titolo V (Norme di comportamento) e disciplina la normativa che regola la velocità massima da mantenere sia sulle diverse strade italiane, sia per tutte le categorie di veicoli.
I limiti di velocità imposti dal Codice hanno la funzione di tutelare la vita dei conducenti e la corretta circolazione nelle strade urbane, extraurbane e autostrade. Per tal ragione il superamento di tali limiti comporta principalmente un rischio per tutti gli utenti della strada e in secondo luogo il pagamento di una considerevole sanzione e la perdita di punti sulla patente.
ARTICOLO 142 DEL CODICE DELLA STRADA: LIMITI DI VELOCITÀ
L’art. 142 del CdS regola i limiti di velocità massima che tutti i veicoli devono rispettare sulle strade italiane, prevedendo sanzioni diverse in base al superamento di tali limiti.
Inoltre esistono diversi apparecchi per il rilevamento della velocità che analizzeremo nel dettaglio, i quali devono essere sottoposti a controllo periodico, e hanno tutti una soglia di tolleranza entro la quale non scatta la multa.
PRINCIPALI LIMITI DI VELOCITÀ
In Italia le strade vengono classificate in base alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, come decretato dall’art. 2 del Codice della Strada:
- Autostrade
- Strade extraurbane principali
- Strade extraurbane secondarie
- Strade urbane di scorrimento
- Strade urbane di quartiere
- Strade locali (urbane o extraurbane)
I limiti di velocità trattati nell’art 142 del Codice della Strada, quindi, impongono una velocità massima di:
- 130 km/h in autostrada
- 110 km/h nelle strade extraurbane principali
- 90 km/h nelle strade extraurbane secondarie e nelle strade extraurbane locali
- 50 km/h nei centri abitati
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Sulle autostrade composte da 3 corsie per ogni senso di marcia, più quella di emergenza, il limite di 130 km/h può essere alzato a 150 km/h, solo però nei casi in cui le caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato consentano la viabilità a tale velocità. Vengono presi in considerazione anche:
- L’intensità di traffico presente su quel preciso tratto di strada
- Le condizioni atmosferiche prevalenti
- I dati di incidentalità degli ultimi 5 anni
Inoltre, per estendere il limite massimo a 150 km/h sulle autostrade, gli enti proprietari o concessionari devono aver installato apparecchiature regolarmente omologate per il calcolo della velocità media negli specifici tratti.
DEROGA DEGLI ENTI PROPRIETARI DELLA STRADA
Rispettando i limiti imposti dall’articolo 142 del CdS, gli enti proprietari o concessionari della strada possono fissare limiti di velocità minimi e massimi diversi, previa segnalazione, seguendo le direttive imposte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
LIMITI PER CLASSE DI VEICOLO
L’articolo 142 del Codice della Strada prevede anche i limiti di velocità massima per alcune categorie di veicoli, i quali non possono in alcun caso superare le seguenti velocità:
- Ciclomotori: 45 km/h
- Autoveicoli o motoveicoli adibiti al trasporto di merci pericolose, quando viaggiano a pieno carico: 30 km/h nei centri abitati, 50 km/h fuori dai centri abitati
- Macchine agricole e operatrici: 15 km/h, limite che sale a 40 km/h se dotate di pneumatici o altri sistemi equivalenti
- Qudricicli: 80 km/h fuori dai centri abitati
- Autotreni, autoarticolati e autosnodati: 70 km/h fuori dai centri abitati e 80 km/h in autostrada
- Autobus e filobus la cui massa a pieno carico supera le 8 t: 80 km/h fuori dai centri abitati e 100 km/h in autostrada
- Autoveicoli destinati al trasporto di cose la cui massa a pieno carico è compresa tra 3,5 t e 12 t: 80 km/h fuori dai centri abitati e 100 km/h in autostrada
- Autoveicoli destinati al trasporto di cose la cui massa a pieno carico superiore di 12 t: 70 km/h fuori dai centri abitati e 80 km/h in autostrada
- Autocarri destinati al trasporto di persone la cui massa a pieno carico è superiore a 5 t: 70 km/h fuori dai centri abitati e 80 km/h in autostrada
- I mezzi d’opera a pieno carico: 40 km/h nei centri abitati e 80 km/h fuori dai centri abitati
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Le citate categorie di veicoli, a eccezione dei ciclomotori e degli autoveicoli o motoveicoli adibiti al trasporto di merci pericolose, hanno l’obbligo di apportare nella parte posteriore del mezzo le velocità massime consentite.
Nel caso in cui venissero a mancare tali indicazioni si è soggetti a una sanzione amministrativa, la cui somma varia da 25 a 99 euro.
APPARECCHI PER IL RILEVAMENTO DELLA VELOCITÀ
Affinché vengano rispettati i limiti di velocità imposti dall’articolo 142 del CdS, esclusivamente gli organi di Polizia Stradale devono servirsi di apposite apparecchiature omologate adatte al rilevamento istantaneo della velocità, al calcolo della velocità media su tratti determinati, come anche le registrazioni del cronotachigrafo e i documenti relativi ai percorsi autostradali.
In particolare, nel caso della documentazione autostradale, si tiene conto dell’ora di emissione ed esazione del pedaggio e la distanza tra i caselli di entrata e uscita. Al fine di determinare la velocità tenuta nel tratto di strada, viene associato un errore relativo in favore del trasgressore pari a
- 5% se la velocità dedotta è inferiore a 70 km/h
- 10% se la velocità dedotta è tra 70 e 130 km/h
- 15% se la velocità dedotta è pari o superiore a 130 km/h
Per quanto riguarda gli autovelox a base fissa e i tutor, è possibile consultare l’elenco (periodicamente aggiornato) delle postazioni sulle autostrade e sulle strade italiane nel sito della Polizia di Stato.
Per tutti i sistemi di rilevamento della velocità viene considerato un margine di errore del 5%.
COME FUNZIONA L’AUTOVELOX
L’autovelox è un sistema di rilevamento della velocità istantanea del veicolo, che posizionato in un determinato punto della strada è in grado di scattare una foto della targa, qualora il veicolo transiti a una velocità superiore a quella consentita.
L’autovelox può essere fisso o mobile: nel primo caso non è necessaria la presenza di agenti di Polizia Stradale, poiché questo è posto all’interno di un box a lato della carreggiata e la cui presenza è sempre segnalata da specifiche indicazioni preventive.
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L’autovelox mobile, invece può essere montato direttamente sulle vetture di pattuglia (Videovelox) ed è in grado di rilevare la velocità anche in movimento, oppure usato nei diversi posti di blocco stabiliti dagli agenti. Nel secondo caso (Telelaser) il dispositivo di rilevamento della velocità è una pistola laser, in grado di emettere un fascio ad altra frequenza nella direzione del veicolo, nel caso in cui stesse commettendo una violazione.
COME FUNZIONA IL TUTOR
A differenza dell’Autovelox, che come abbiamo detto rileva la velocità istantanea, il Tutor è un altro sistema di rilevamento di velocità che calcola la velocità media in un determinato tratto di strada.
Due fotocellule registrano l’ora e la targa di qualsiasi veicolo di passaggio tra i punti del rilevamento, successivamente viene calcolata la velocità media in base al tempo impiegato a percorrere il tratto interessato.
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COME FUNZIONA IL SISTEMA VERGILIUS
Il sistema Vergilius, adottato nel 2012, unisce le funzionalità sia del tutor che dell’autovelox. Infatti, posto su determinati tratti di strade con percentuali di incidentalità decisamente altre, il sistema Vergilius consente di rilevare la velocità istantanea del veicoli in transito, ma anche la velocità media tenuta in un determinato tratto.
TUTOR E AUTOVELOX FUNZIONANO DI NOTTE O CON IL BRUTTO TEMPO?
La risposta è sì, assolutamente sì! Tutti i sistemi per il rilevamento della velocità sono predisposti per funzionare di notte tanto quanto di giorno. Quel che cambia è la tecnologia adottata, può essere infatti che un autovelox, ad esempio, adotti una strumentazione a infrarossi, di conseguenza davanti a un’infrazione non si percepirà il flash, ma la targa sarà comunque fotografata.
Lo stesso vale per i tutor, i quali al posto di scattare foto registrano tramite video il passaggio dei veicoli anche nelle ore notturne.
Inoltre in presenza di neve, pioggia o nebbia, i sistemi per il rilevamento di velocità non subiscono nessuna variazione nel loro funzionamento.
SANZIONI PER ECCESSO DI VELOCITÀ
Il rispetto dei limiti di velocità, imposti dall’art. 142 del Codice della Strada, è di fondamentale importanza per la sicurezza di tutti gli utenti presenti su strada.
Sebbene in Italia si sia registrato un calo degli incidenti nel primo semestre del 2018, il numero delle vittimi resta comunque alto: 1.480 decessi e 116.560 feriti sulle strade italiane secondo i dati Aci-Istat.
L’eccesso di velocità è certamente tra le principali cause scatenanti degli incidenti in Italia. Per tal ragione è necessario rispettare i limiti. Inoltre, le sanzioni relative al superamento della velocità massima consentita sono direttamente proporzionali alla gravità dell’infrazione.
L’articolo 142 del CdS impone le seguenti sanzioni amministrative:
- Superamento il limiti velocità massima entro i 10 km/h: da 41 a 168 € di multa
- Superamento il limiti velocità massima tra i 10 km/h e i 40 km/h: da 168 a 674 € di multa e la perdita di 3 punti sulla pantente
- Superamento il limiti velocità massima tra i 40 km/h e i 60 km/h: da 527 a 2.108 € di multa, più la sospensione della patente da uno a tre mesi (in caso di recidiva da 8 a 12 mesi) e la perdita di 6 punti sulla pantente
- Superamento il limiti velocità massima oltre i 60 km/h: da 821 a 3.287 € di multa, più la sospensione della patente da 6 a 12 mesi (in caso di recidiva la patente viene sospesa) e la perdita di 10 punti sulla pantente
Leggi Anche: multa annullata se la taratura dell’autovelox non è specificata.
Qualora il superamento dei limiti di velocità sia commesso da uno dei veicoli descritti sopra (ad esclusione dei ciclomotori), la sanzione amministrativa viene raddoppiata.
COME VENGONO DESTINATI I PROVENTI DELLE MULTE PER ECCESSO DI VELOCITÀ
I proventi realizzati dalle multe per eccesso di velocità vengono ripartiti in egual misura tra l’ente proprietario della strada su cui è avvenuta l’infrazione e l’ente da cui dipende l’organo accertatore.
Tali proventi, poi, dovranno essere destinati a opere di intervento per la manutenzione e la messa in sicurezza delle medesime infrastrutture stradali e al potenziamento delle attività di controllo per la corretta circolazione stradale.
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