Siamo entrati nel “Mondo di Volvo”: ecco perché il nuovo museo di Göteborg vale il viaggio
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World of Volvo perché tutto il mondo, l'universo di Volvo è qui: non solo i modelli del passato, ma anche la visione del presente e del futuro. La nostra visita alla nuova struttura in Svezia, tra sostenibilità, ristoranti stellanti e archistar.
In questo articolo
Ha inaugurato da poco a Göteborg (Svezia) il World of Volvo, il nuovo museo dedicato a tutto l’universo del marchio svedese. Quindi, non solo auto, ma anche camion, bus, imbarcazioni, e tecnologie di sviluppo.
Il museo sorge all’interno di un edificio di nuova costruzione, non lontano dal centro di Göteborg (e più precisamente di fianco a Liseberg, il luna park cittadino) progettato dall’architetto danese Henning Larsen, con una struttura in vetro e in legno che riproduce le forme degli alberi, in piena sostenibilità e in un’area di 22.000 mq completamente circolare e luminosa. Proprio perché danese, una riproduzione dell’edificio e della sua storia si può trovare anche al DAC – Danish Architecture Centre di Copenhagen, in Danimarca.
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- Image: Fleet Magazine La Volvo 240, l’auto che ha contribuito alla diffusione delle wagon e all’immagine di Volvo come produttore di auto per famiglie
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- Image: Fleet Magazine Il primo camion di Volvo
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Ha inaugurato il 14 aprile 2024, giorno del 97esimo anniversario dall’uscita dalla linea di produzione della Volvo ÖV4, la prima vettura del brand. Oltre al museo, include un ristorante-caffetteria gestito dallo chef stellato Michelin Stefan Karlsson, un centro congressi e alcuni uffici. Gode anche di parcheggi con colonnine, dove io ho messo a caricare la seconda delle due Polestar 2 che ho avuto in prova, non a caso – seppure oggi Polestar sia un marchio indipendente.
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CINQUE PIANI E TANTO SPAZIO
L’edificio, realizzato in quattro anni si basa sul “diritto di ogni uomo di esplorare” tipico della Svezia: nel Paese Scandinavo, infatti, tutti gli spazi naturali sono aperti, si può dormire in tenda e fare del campeggio ovunque. Il concetto qui è ripreso dall’ingresso gratuito alla struttura, allo shop, alle sue sedute, e alla separazione dal ristorante, che apre a tutti e non solo agli ospiti del museo. All’ingresso, tra l’altro, troviamo un esemplare della Volvo EX30, e alcuni modelli dal passato, visibili quindi gratuitamente.
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L’ambiente è elegante, riprende in parte anche i design dei Volvo Studio, come quello di Stoccolma e il più famoso di tutti, quello di Milano. Non ci sono metalli a vista, per fortuna, e un profumo di abete e pino diffuso dagli alti soffitti che non è niente male.
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Cinque in totale i piani, di cui l’esibizione solo al secondo, e l’edificio sorge recuperando in parte un vecchio complesso Saab, paradossalmente. Per realizzarlo, sono state impiegate 2800 tonnellate di legno e anche alcuni materiali, come le lampadine, dall’edificio precedente. Ci sono anche alcuni spazi nel giardino esterno, facilmente godibili nelle lunghe giornate dell’estate svedese.
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VOLVO TRA PASSATO E FUTURO
L’esibizione del debutto è abbastanza semplice, ma necessaria: racconta la storia e il futuro di Volvo, con un particolare focus sulla sicurezza e su quello che verrà: non più auto come prodotto, ma visione su mobilità e guida autonoma. Ciò però lascia intendere che non sarà una mostra fissa, ma che cambierà nel tempo.
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Si parte proprio con le installazioni interattive, che sono un po’ il fil-rouge di tutto. Carine le simulazioni di guida distratta, un giochino di circa 5 minuti in cui dobbiamo rimanere concentrati sulla strada e guadagnare punti. Oppure, possiamo provare un mini scavatore Volvo su delle vasche piene di palline di gomma, e simulazioni di rispetto dello spazio tramite occhialini VR.
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Un altro simulatore, questa volta di un bus, ci richiede di rimanere in equilibrio durante il tragitto, mentre c’è una mini-galleria del vento che ci spara aria in faccia (tramite occhiali dedicati) per misurare il livello della nostra aerodinamicità. Ancora, possiamo entrare letteralmente nella mente di un designer e capire lo studio dietro la nascita della Volvo EX90, l’attuale ammiraglia SUV elettrica.
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Ritorna anche un’installazione che aveva debuttato nel 2021 al Volvo Studio di Milano: tramite delle sedie di legno impilate, fa capire quanto impatta avere un incidente a certe velocità, e già a 30 km/h i rischi non sono pochi, visto che le sedie arrivano molto in alto. Esposta, sempre nell’area sicurezza, la Volvo EX90 usata per i crash test, che mostra l’importanza degli airbag e l’attenzione progettuale dietro ogni auto.
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La Volvo 240, l’auto che ha contribuito alla diffusione delle wagon e all’immagine di Volvo come produttore di auto per famiglie
Ovviamente, non mancano auto, concept, camion e tecnologie Volvo. L’Auto Sperimentale di Sicurezza Volvo (VESC) è impossibile da ignorare. Questo concept, che ha debuttato originariamente al Salone dell’auto di Ginevra nel 1972, è stato un banco di prova per tutti i tipi di attrezzature di sicurezza innovative: airbag anteriori e posteriori, poggiatesta nascosti che si dispiegavano durante un incidente, un volante che si allontanava dal conducente durante una collisione e una telecamera posteriore da 6,5 mm F/1.8 che alimentava un video su uno schermo CRT nel cruscotto.
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Il primo camion di Volvo
Sono esposte la prima auto, la citata ÖV4, il primo bus e il primo camion. Ma è raccontata anche la storia della nascita del marchio Volvo, nato prima dell’azienda come famiglia di cuscinetti a sfera all’interno dell’azienda SKF, produttrice appunto di questi cuscinetti.
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Tra le concept car, anche la YCC (Your Concept Car), presentata al Salone di Ginevra del 2004 e progettata da un team tutto femminile. Aveva un compartimento speciale per riporre una borsa, un poggiatesta progettato per accogliere comodamente una coda di cavallo e sedili lavabili. Il team ha anche dotato il YCC di porte ad ali di gabbiano e il progetto speciale ha poi vinto negli anni molti premi per il suo design e impegno.
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Ci sono altri veicoli in mostra, come trattori, barche, camion per il disboscamento e autocarri pesanti. Il F88 bianco degli anni ’70 porta il suo significato sulla parte superiore della cabina. Globetrotter era il livello di allestimento superiore dei camion Volvo, e il nome è ancora usato oggi sui suoi camion progettati specificamente per i lunghi viaggi. Questo ti riporta a un’epoca in cui frigoriferi, cucine e cabine spaziose erano ispirati dalle compagnie che costruivano camion in America.
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PREZZI DEI BIGLIETTI
L’edificio World of Volvo diventerà anche la sede del suo servizio di consegna oltreoceano, rendendo la sua posizione relativa all’aeroporto e all’impianto di assemblaggio così cruciale. Il sito, risultato di uno sforzo collaborativo tra Volvo Cars e Volvo Group (come noto, Volvo Cars è parte Geely) è destinato a essere la sede delle presentazioni dei prodotti futuri, delle conferenze TED e, speriamo, degli editori di Car and Driver, perché vogliamo così tanto giocare di nuovo con quegli escavatori.
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I biglietti sono disponibili sul sito web del World of Volvo o possono essere acquistati ai banconi all’ingresso. Il prezzo parte da 180 SEK, circa 15 €.
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