smart Concept #5, a Pechino con l’hashtag suv-elettrico-medio
Terzo modello elettrico per smart, che a Pechino presenta la Concept #5 destinata a diventare modello di serie entro fine anno. Con quali caratteristiche? In attesa del debutto, ecco cosa possiamo attenderci
In questo articolo
Una smart suv e di medie dimensioni? Concetti da mondo alla rovescia, se si pensa alle origini e fortune del marchio, ruotate intorno alla fortwo (recentemente uscita di produzione e in attesa di un’erede ancora distante).
Al Salone di Pechino 2024, smart Concept #5 è la terza visione suv dopo #1 e #3, tra loro diverse per la lettura di stile della coda ma accomunate da un posizionamento nel segmento urbano, tra b-suv e segmento C. Se non bastasse l’essere “mid-size” (così è annunciato da smart) a segnalare la rivoluzione nel posizionamento del marchio sul mercato, ecco un progetto dalla spiccata caratterizzazione off-road.
SMART CONCEPT #5
Propone qualcosa di sostanzialmente diverso il concept che diverrà smart #5 – ovvero, modello di serie – nella seconda metà del 2024. Un progetto “medio” vuol dire – per gli standard europei – un suv atteso dai 4,60 metri di lunghezza in su e con un ampio passo. Materia, quest’ultima, sulla quale smart #1 e #3 (scoprila nel dettaglio) sfruttano al meglio l’architettura nativa elettrica per offrire misure da segmento C superiore (2,75-2,79 metri di passo) in ingombri da compatta.
Architettura che il Concept #5 annuncia essere a 800 volt, di conseguenza a elevata potenza massima di ricarica. La batteria è superiore ai 100 kWh, potrebbe essere la specifica da 104 kWh già impiegata su altri modelli della galassia Geely. Quel che conosciamo, con certezza, è l’autonomia di marcia dichiarata: 550 km nel ciclo WLTP.
DESIGN
Fin qui i primi indizi che si tradurranno in prodotto di serie. Poi c’è lo stile, piuttosto diverso dalle due smart suv elettriche viste finora. Tratti più squadrati e angoli morbidi sono il tema distintivo, forse con un’originalità nell’insieme sacrificata, visti alcuni elementi apparentemente di similitudine con altri modelli (vedi mondo Jeep).
Convince l’estrema riduzione degli sbalzi, amplificata visivamente dall’insieme ruota-cerchio sovradimenzionato (gomme che sono del tipo all terrain sulla show car), mentre le portiere posteriori incernierate controvento lasceranno verosimilmente posto a una soluzione convenzionale e con montante B.
La vocazione di suv in grado di destreggiarsi in fuoristrada punta a un target di clienti che apprezzano le attività all’aperto, ai quali smart propone una serie di accessori utili e incastonati nel concept. La struttura portapacchi al tetto, infatti, accoglie due sedute gonfiabili, due tavole a mo’ di slittino, una pala pieghevole. Ancora, un materassino gonfiabile (con il compressore incluso), una torcia, una cassa Bluetooth con stazione meteo integrata e inserita al di sotto del poggiabraccio centrale sul tunnel. Ancora, un martello componibile sono tutti utili accessori presenti sul concept.
INTERNI E INFOTAINMENT
smart anticipa anche alcune soluzioni votate al comfort, come la conformazione dei sedili Zero Gravity, dotati di elemento poggiagambe estendibile, per creare una comoda poltrona relax. Per la prima volta, il marchio porterà sul mercato l’airbag sulla seduta. Gli interni sono stati presentati in versione 4 posti singoli, che lasceranno spazio a una configurazione classica 5 posti (o più?) una volta sul mercato.
L’impianto stilistico della plancia è dominato dalla presenza degli schermi Oled, destinati all’infotainment ed entrambi da 13 pollici di diagonale. Sono posti in posizione centrale e davanti al passeggero, in un tema di design che sfrutta forme ovali, riprese anche per il tunnel centrale sospeso.
Dove abbiamo i dettagli maggiori, le velleità da Concept #5 che potrebbero arrivare su strada, è in materia di infotainment, potenza di calcolo e Adas. Il Lidar è il sensore che permette al concept di immaginare un’assistenza alla guida di Livello 3 (Pilot Assist 3.0).
Quando alla parte infotainment, invece, Cerence supporta smart sull’intelligenza artificiale generativa. Il chip, cuore dell’unità di calcolo dietro ai servizi dell’infotainment, è AMD V2000, mentre il system on chip è l’Orin della piattaforma Nvidia Drive.
Resta la curiosità sul valore 2.3 riprodotto sugli archi passaruota. Sono un indizio legato ai sensori di pressione degli pneumatici? Per un suv che sarà anche quattro ruote motrici e dotato di modalità di guida off-road (una delle 5 previste, insieme a Sand, Snow, Mud e Rock), non è da escludere che siano dettagli legati alla gestione delle pressioni e limitatamente alla show car destinata al Salone di Pechino.
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