Mobi Mag, il tg della mobilità | #56
Nella nuova edizione di Mobi Mag si parla dei nuovi prezzi di Telepass, di Alfa Romeo Junior e di Tesla che taglia il 10% della forza lavoro, ma anche delle auto più rubate nel 2023, di multe con l’Autovelox e colonnine di ricarica che si pagano con carta di credito.
Arriva la 54esima edizione di Mobi Mag: ogni settimana, senza fronzoli, vi raccontiamo le notizie più importanti del mondo della mobilità.
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LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA
Telepass ha annunciato che dal 1 luglio 2024 il canone mensile dell’abbonamento Base passerà da 1,83 euro a 3,90. Un aumento non indifferente, più del doppio, certo, ma che continuerà a garantire l’attivazione a costo zero, per il piano che offre due targhe associate allo stesso dispositivo più 5 servizi, tra i quali il pagamento dei parcheggi in struttura e in strada e il pagamento del ticket per l’Area C di Milano.
La scorsa settimana si è anche tanto dibattuto sul nome della nuova Alfa Romeo Milano, diventata “Junior”. Il motivo? L’italian sounding. Non c’è stata una vera richiesta da parte del Governo, né un esposto, ma Biscione infatti si sarebbe trovato nella scomoda posizione di voler commercializzare un’auto il cui nome ha un chiaro riferimento italiano, ma prodotta in Polonia.
Tesla ha deciso che durante il 2024 taglierà ben il 10% dei posti di lavoro. Lo ha annunciato negli scorsi giorni attraverso una mail inviata direttamente ai propri dipendenti.
Il 2023 ha registrato una nuova crescita dei furti di veicoli in Italia: +7%. Con numeri da far girare la testa: 131.679 furti. Per avere un’idea, la maggior parte dei Paesi europei lo scorso anno ha registrato meno di 40 mila casi. Peggio di noi c’è solo la Francia.
Tutti i punti di ricarica pubblici installati dal 13 aprile 2024 devono avere un Pos, ovvero dei lettori di carte di pagamento elettroniche, carte di credito o bancomat, per attivare la ricarica senza App. Purtroppo la novità non si applica ai punti già installati, per i quali si dovrà continuare ad essere in possesso di una card di ricarica.
Infine, una sentenza della Corte di Cassazione – che ha accolto il ricorso di un automobilista secondo cui le apparecchiature infatti sarebbero state autorizzate dal ministero delle Infrastrutture, ma non sottoposte, dallo stesso Governo, ad una verifica tecnica più puntuale necessaria alla loro omologazione – potrebbe mettere al riparo d’ora in poi da conseguenze pecuniarie gli automobilisti colti dagli autovelox per ora giudicati non regolamentari.
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