Manutenzione dell’auto aziendale: quale formula scegliere?
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Sono diverse le formule di gestione che si possono scegliere per la manutenzione dell'auto aziendale: vediamo quali sono le più diffuse (e quale si adatta meglio ad ogni flotta).
In questo articolo
La manutenzione dell’auto è un punto fondamentale quando si guida la vettura per lavoro. Il discorso vale sia se il proprio parco veicoli è composto da poche auto (una, se si è liberi professionisti, che come sappiamo sono sempre più interessati al NLT), sia quando si è in presenza di una grande flotta aziendale.
Per la manutenzione dell’auto aziendale si possono scegliere diverse formule e diverse modalità di gestione. Vediamo quali sono le più diffuse. Un fatto è certo: ormai l’outsourcing è una scelta obbligata, specie in presenza di flotte aziendali di medie o grandi dimensioni.
Leggi Anche: 5 consigli per una corretta manutenzione anche per gli pneumatici.
Come funziona la manutenzione della flotta aziendale
La manutenzione dell’auto aziendale richiede attenzione e livelli di servizio molto elevati, quelli che negli scorsi anni molti Fleet Manager hanno lamentato a causa dei ritardi accumulati da dealer e officine, tra mancanza di ricambi ed eventi climatici imprevedibili.
I problemi legati a manutenzione e tempi di fermo tecnico sono principalmente due: chi usa l’auto per lavoro, solitamente, percorre molti km e di conseguenza i guasti sono più frequenti; in secondo luogo, il fermo auto per il driver equivale a tempo prezioso sottratto alla sua attività.
Le diverse modalità di gestione
L’all inclusive del NLT
Come accennato, le aziende di dimensioni medio-grandi possono scegliere diverse formule per la manutenzione dell’auto. La più diffusa è quella “all inclusive” all’interno del contratto di noleggio a lungo termine. Ovvero, è l’azienda di renting a occuparsi tanto del soccorso stradale, quanto della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’auto, che avviene all’interno delle officine convenzionate distribuite sul territorio nazionale.
Qui potete leggere un approfondimento sulla manutenzione nel noleggio a lungo termine.
L’ousourcing per la proprietà
Oggigiorno sono poche le aziende che prediligono la formula della proprietà, ma molte hanno ancora lasciti delle vecchie flotte in proprietà (vetture oggi utilizzate molto per servizi di pool e car sharing aziendali). Altre flotte invece hanno veicoli in proprietà per scelte strategiche, ad esempio in presenza di veicoli speciali o veicoli allestiti, dove la proprietà è ancora conveniente (e offerte di noleggio più difficili). In quest’ultimo caso, la strada più “battuta” è quella dell’outsourcing attraverso la formula del Fleet Management, che può essere offerta da una società specializzata, oppure dalle stesse aziende di noleggio.
L’insourcing
Ci sono però imprese con grandi flotte che hanno compiuto una scelta ancora diversa: ovvero quella di battezzare all’interno della propria realtà o del proprio gruppo un’azienda il cui compito è quello di occuparsi, nello specifico, di tutte le operazioni legate alla gestione della flotta. Un insourcing che sa di outsourcing, per intenderci. Una strada poco battuta, perché molto dispendiosa se non correttamente messa a terra e difficilmente percorribile per alcune realtà.
PMI e professionisti
Nel caso delle piccole e medie imprese e dei professionisti, la manutenzione dell’auto aziendale è maggiormente e strettamente legata alla relazione con l’officina di fiducia.
Se, come adesso accade con maggiore frequenza rispetto al passato, è il concessionario a offrire attivamente il noleggio sarà quest’ultimo a occuparsi anche delle attività di manutenzione. Le piccole realtà aziendali, in altre parole, hanno tuttora forte necessità di un punto di riferimento sul territorio: il dealer. Questi ultimi però stanno navigando in acque tormentare, dal momento che molte Case stanno modificando i contratti (su DealerLink potete leggerne in modo approfondito).
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